Il Pianeta ci nutre.
L’azione che si compie nell’alimentare, nell’accrescere e nel nutrire, pone in evidenza il benessere, la crescita e la vita nelle sue fasi…
Se poi associamo il termine pianeta, visualizziamo immediatamente, il mondo e gli elementi… terra, aria e acqua. “La madre terra, l’aria che la circonda e l’acqua che la bagna”.
Il fare ha una funzione singolare e plurale, tutti noi, esseri umani di qualunque cultura, nelle diverse latitudini del globo e di qualsiasi età, abbiamo il compito di salvaguardare, di migliorare e di curare la natura che ci circonda. Intorno a noi, c’è la vita che pulsa… I nostri sensi ci avvertono dei pericoli (raccolgono rumori e suoni) percepiscono sensazioni piacevoli e ci consentono di assaporare delle prelibatezze e di vedere delle meraviglie.
La natura è generosa, se con convinzione la tuteliamo, preservandola.
Essenziale è curare e non abbandonare
Essenziale è curare e non deturpare
Indispensabile è ricercare e non ostacolare.
Ci si impegna, ci si mette in moto per rinnovare, senza mai perdere di vista l’ambiente.
Si cerca di salvaguardare gli equilibri, perché il ciclo vitale ha bisogno di spazio, di tempo e di amorevoli cure.
Nelle varie epoche, l’uomo ha utilizzato le proprie conoscenze, per migliorare la qualità della vita ed ha contribuito a rinnovare, offrendo più possibilità. La chimica ha permesso di trasformare o combinare sostanze, dando così origine a nuovi risultati, che raccolti e certificati, hanno permesso di essere fruibili da tutti.
Gli esperimenti condotti con metodo e avvallati dalla componente scientifica, hanno contribuito a decifrare e raccontare i fenomeni naturali, creando più conoscenze, offrendo così, maggiore interazione con la parte più misteriosa del creato.
I popoli hanno poi trascritto, attraverso varie modalità, le scoperte, per lasciar tracce dei progressi.
Le culture si sono espanse ed intrecciate, i viaggi che l’uomo ha condotto, hanno permesso di traslocare oggetti, cose e persone. Le terre si sono popolate, le risorse si sono utilizzate, per soddisfare i bisogni primari. Il cibo ha sempre avuto grande rilevanza, perché il nutrimento è indispensabile per la sopravvivenza.
Il cibo è arte, è l’insieme di colori, di sostanze che si possono gustare in un’infinità di combinazioni. Si mangia seduti, in piedi o sdraiati. Si riportano alla bocca elementi solidi, semiliquidi e liquidi. Si percepiscono sensazioni calde o fredde, si assaporano pietanze salate e dolci. Ci sono menù incomprensibili, perché lontani dalle nostre abitudini, mangiare e per noi una consuetudine …è come respirare è naturale!
Tutti gli esseri umani aprono la bocca, succhiano e poi masticano, si nutrono. Tutti utilizzano recipienti per accorpare le sostanze, le materie commestibili ed è interessante osservare le infinite modalità nello svolgere gesti semplici e complessi.
Singolare è constatare come cambiano gli orari del consumo del cibo, nelle diverse collocazioni geografiche ed anche le quantità oltre la qualità.
Noi mangiamo , ma non tutti hanno a disposizione cibo e acqua.
Chi è ben nutrito ha maggiore possibilità di vita.
Chi vive in ambienti sani ha maggior possibilità di rimanere in salute e non contrarre malattie
Chi condivide con altri esperienze migliora ed è al sicuro.
Insieme ci si organizza e ci si specializza, l’aggregazione crea gioia, infine ci si sente parte di un tutto e di un progetto.
Ogni popolazione ha un proprio modo di vivere di alimentarsi, di cucinare e consumare cibo.
Vi sono tradizioni che nel tempo vengono riproposte.
Il tempo non deteriora le usanze, perché sono intramontabili. Ogni comunità ha delle singolari ritualità, che persistono nell’esecuzione dando valore e significato. Essere in un determinato luogo, in un preciso tempo, fornisce gli elementi per vivere un evento e successivamente raccontarlo e tramandarlo.
C’è chi ha tanto e chi no. C’è chi ha la pancia perché mangia troppo e chi no.
C’è chi ingoia solo poche cose e chi ne ha tante… c’è chi viaggiando per il mondo ha ricevuto acqua per dissetarsi, un albero ombroso per riposarsi, un frutto fresco per rifocillarsi ed infine un bianco sorriso per salutarsi.
Il linguaggio della cortesia e della gentilezza è universale è comprensibile da tutti in ogni porzione di terra, in ogni posizione del mondo… attivala anche tu!
Il nostro pianeta va osservato, va nutrito con amore, perché è un bene prezioso, da tutelare.Lo spazio che noi occupiamo, va gestito con responsabilità, perché vi è una circolarità ed una forte interdipendenza,tra noi e madre natura .
Elena Montini